Uno strizzacervelli e uno scribacchino in cerca di ispirazione: ecco l’insolito connubio dal quale nasce questa raccolta di “storie vere ma non credibili”, in cui l’ipnosi regressiva, una pratica negata dalla scienza ufficiale, si tinge come improbabile strumento di indagine. Il dottor Emme – nome d’arte dello strizzacervelli – esplorando vite passate alla ricerca dell’origine ancestrale dei traumi dei suoi pazienti, si è imbattuto così in queste storie sorprendenti. Questi racconti “riemersi”, pur adattati per preservare la privacy dei pazienti, non mancano di ricordare quanto la mente umana sia molto più complessa di quel che sappiamo. Dalle sue profondità non emergono solo idee e intuizioni, ma anche timori e paure. Coscienza, creatività e intelligenza sono solo alcuni dei suoi aspetti quotidiani: sotto questa superficie consueta si celano sogni, ricordi, déjà-vu che, spesso, sono il retaggio inconsapevole di vite passate.