Misteri di ghiaccio

Sebastian e Jerome sono titolari di una società svizzera specializzata. Da diversi anni curano con successo la realizzazione di edifici ad alto profilo tecnologico. Grazie allo sviluppo di precisi protocolli di sicurezza, le migliori banche elvetiche si avvalgono della loro consulenza specializzata per la costruzione di caveau all’avanguardia. Un giorno, un non meglio precisato funzionario richiede un incontro riservato con loro. Ed espone la sua richiesta piuttosto insolita: realizzare un caveau con cassette di sicurezza dotate di raffreddamento criogenico. Il progetto, assolutamente insolito e tecnicamente impegnativo, verrebbe respinto al mittente se non fosse per la somma faraonica comunicata come compenso. Mentre Sebastian resta dubbioso, Jerome, grazie all’incontro con Albert, un suo amico di vecchia data, riesce a far luce, almeno in parte, sul misterioso funzionario che si rivela essere l’emissario di una società governativa americana all’apparenza pulita. Restano tuttavia alcuni aspetti incerti che nemmeno con l’aiuto di Albert vengono svelati: altri edifici con raffreddamento criogenico sono stati realizzati in altre zone del mondo. Non è dato sapere lo scopo della realizzazione, eccetto il fatto che tali siti sembrano essere destinati ad ospitare materiale proveniente da basi dislocate in Antartide.
 

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«Omega. Quindi esiste una terza base. Come sospettavo.»

Patterson chiuse gli occhi. Non riusciva a trattenersi: aveva la netta sensazione di pensare a voce alta. Tutto era cominciato con la prima base.

 

«Sarebbe utile sapere che fine hanno fatto le società coinvolte in Nuova Zelanda e in quell’isola… come hai detto che si chiama?»

«Kerguelen.»

«Appunto. E dove si trova?»

«Il funzionario che abbiamo incontrato oggi pomeriggio ci ha chiesto la massima riservatezza. Non ci ha lasciato indicazioni sulla società che ha bisogno di realizzare questo caveau. E nemmeno ci ha detto dove dovremmo realizzarlo.»

«Esattamente la stessa finanza che ha messo i bastoni tra le ruote a Tesla. Sono sicuro che hai sentito parlare della torre di Wardenclyffe. Tesla, quando la costruì, voleva fornire energia elettrica gratuita a tutta l’umanità. E J.P. Morgan, il “grande” banchiere americano, appena lo venne a sapere, fece in modo di porre fine al più presto a tutti i finanziamenti di cui disponeva lo scienziato.»